Tessera del tifoso osteggiata dai tifosi, inutile e perfino pericolosa.
Avremmo potuto raccontare ancora una volta di privacy a rischio, violazioni costituzionali o diritti negati. Cose forse troppo intangibili per non essere sacrificate in nome della dea Sicurezza. Abbiamo, invece, per una volta spostato l’attenzione sulle cose concrete: sui soldi, quelli che noi tutti guadagnamo a fatica e decidiamo di spendere per una passione.
La domanda che ci poniamo è: chi ci guadagna con questa maledetta tessera?
Dicono che sarà uno strumento di fidelizzazione dei tifosi. E quindi dovrebbero guadagnarci le società. Ma sappiamo bene che il tifoso di calcio, per definizione, è fedele. Le società quindi non ne ricaveranno nulla, motivo per cui molte di esse non hanno mai nascosto lo scetticismo riguardo al progetto.
Saranno forse i tifosi a trarne vantaggio, tramite raccolte punti simili a quelle dei distributori di carburante o dei supermercati? Difficile pensarlo, forse arriverà qualche gadget ma calcolando costi di emissione e gestione, forse neanche per loro si profilerà una convenienza ad avere questa strana specie di carta di credito in tasca.
Ecco, ci siamo! Carta di credito = banche. Altro che fidelity card o documento di identità!
La tessera del tifoso è una carta di credito e le banche saranno gli unici soggetti a guadagnare, e tanto, dal fatto che sarà obbilgatoria per accedere ai settori ospiti degli stadi italiani.
Facciamo due conti. Ogni tessera avrà un costo di rilascio pari a dieci euro, proprio come una carta di credito ricaricabile con tanto di codice IBAN – International Bank Account Number .
Il tifoso dunque sarà costretto compiere operazioni bancarie per l’acquisto dei biglietti delle partite con inevitabili commissioni.
Ovviamente per incentivarne l’uso saranno previsti sconti sul merchandaising, agevolazioni riguardanti la priorità di acquisto e di prelazione dei biglietti ecc…
Non siamo noi a ipotizzarlo. Nel sito dell’Osservatorio Nazionale delle Manifestazioni Sportive, si specifica chiaramente che per i possessori di tessera “E’ favorita la concessione di facilitazioni, privilegi e/o benefici da parte delle società (accumulo di punti, diritto di prelazione per l’acquisto di biglietti, convenzioni con altre società private come Ferrovie dello Stato, Autogrill, sponsor, ecc.).
A buttarsi subito nella fantastica avventura della tessera la Lega Pro la cara vecchia serie C, sul cui sito si legge che “Ottenere una carta di pagamento ricaricabile Visa con un proprio IBAN (…) consente di (…) trasferire in real time denaro da una carta all’altra (card to card) (…) Maggiori servizi e benefici concreti: premi, merchandising, biglietti, convenzioni (…) La tessera rappresenta un borsellino elettronico che consente di fare operazioni di varia natura, acquisti online, prelevare contanti, trasferire denaro, ricaricare il telefonino”.
Che bello! Centinaia di migliaia di movimenti bancari e denaro depositato su questi borsellini elettronici, a cui non è riconosciuto un centesimo di interesse attivo. Sia chiaro, questa massa di soldi depositata sotto questi mattoncini virtuali non frutta nulla al risparmiatore ma non alle banche, che potranno disporre di soldi contanti e freschi per altre operazioni a scopo di lucro.
Inoltre, sempre le banche, potranno gestire al meglio i dati di potenziali clienti a cui potranno offrire ogni genere di servizio (conti correnti, fondi di investimento ecc.) perchè la speculazione non si ferma mai!
Trai tifosi della tessera del tifoso, oltre al ministro dell’interno Maroni, il presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio, Giancarlo Abete. Piccola nota di gossip: il fratello di Giancarlo Abete si chiama Luigi ed è vicepresidente dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e presidente della BNL (Banca Nazionale del Lavoro).
Quella della tessera del tifoso sembra una storia uscita da un romanzo, scritto a quattro mani da Orwell ed Ezra Pound, in cui si celebrano le nozze tra controllo sociale e speculazione!
[…] Ma allora a chi conviene questa tessera? Avevamo proprio ragione quando dicevamo che era solo una speculazione a vantaggio delle banche? (rileggetevi il post: “Tessera del Tifoso: chi ci guadagna?“) […]
[…] https://freedomforfans.wordpress.com/2010/05/21/tessera-del-tifoso-chi-ci-guadagna/ […]